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Thursday, April 10, 2014

AL POSTO DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. IL CASO MICRON.

Se fossi Federica Guidi, come affronterei il #casomicron e le conseguenze.

Distinguiamo l'emergenza dalla strutturalità.

EMERGENZA
Sono sicuro che nell'emergenza il governo Italiano, essendo fatto da Italiani, ha fatto meglio di quanto mi aspetto per una programmazione strutturale. Ha cioe` fatto male. Stando ai numeri trapelati, ST Microelectronics riassorbira` 170 persone, ma ben 48 ne resteranno fuori sicuramente. In realta` i numeri sono superiori a 48, per motivi che non approfondisco. Comunque non e` una critica all'ST, ma al governo Italiano. Il governo Francese, in condizioni simili (non identiche, per la verita`), ha costretto ST a riprendere oltre 1000 impiegati. Qui siamo a 170 con piu` di 48 certamente fuori. Il governo italiano ha fatto la figura del cugino scemo, e questo e` il primo vero jobsact. E chiudo il discorso qui.

LA STRUTTURALITA`
Nonostante le critiche che muovo al governo, sono convinto che l'emergenza e` stata gestita meglio di come sara` gestita la strutturalita`. Cioe` il "male" e` meglio di quello che seguira` sulla programmazione nella microelettronica.
Di fatto, con l'accordo di ieri, che per ovvi motivi verra` approvato a larga maggioranza da noi lavoratori, l'argomento microelettronica per i nostri politici e` chiuso nel migliore dei modi.
Cosa che non e` affatto.

Ciò che ci è accaduto, se fossimo un popolo serio in mano ad un governo serio, dovrebbe essere valutato per quello che è: una fortunata contingenza di due fatti: il problema di un enorme esubero di manodopera su un settore avanzatissimo come la microelettronica, CHE C'È ED È GRAVE, ed il fatto che ad evidenziarlo non siano degli Europei, miti, blandi, sfumati nelle azioni, ma dei tagliagole americani che mandano al macello senza problemi ciò che è in eccesso nel loro business. Il perché gli Americani non ci abbiano mai voluto veramente inserire nel loro business, è un qualcosa che riguarda la loro mentalità e la loro chiusura ad ogni forma di cross cultural fertilization. Non mi riguarda, e non riguarda il governo, al di là del fatto che oltre 600 colleghi rimarranno in balia di questi gentiluomini americani. Ma che ci sia un eccesso di manodopera altissimamente specializzata a Catania, Agrate, Arzano ed Avezzano, questo è un dato reale. E lo si può vedere come un problema, o come un'opportunità. Un governo serio lo vedrebbe come un'opportunita`, data dalla formazione che ST ha messo in campo in due decenni, ed ha rilasciato al mondo, e direbbe "grazie" a Micron per aver palesato quanta forza lavoro in eccesso abbiamo nella microelettronica in Italia. L'accordo di ieri per un governo serio sarebbe l'INIZIO del lavoro sulla microelettronica. Mentre sono sicuro che verra` visto come la fine di una brutta rogna.
Perche' il #casomicron dovrebbe essere un'opportunità enorme? Avere questo bacino di competenze significa avere un motore di un'Alfa Romeo, se non di una Ferrari. Occorre mettere a questo motore ruote (condizioni lavorative favorevoli) e pilota/piloti (uno o più management di aziende all'altezza che sappiano come convogliare questa potenza). L'Italia ha solo in parte tale management.  Con ST e con Lfoundry ad Avezzano (realtà che viene spesso trascurata). Ma non sono al momento in grado di assorbire le eccedenze attuali e quelle che verranno, quelle che i galantuomini dell'Idaho manifesteranno nei prossimi anni con la stessa grazia e delicatezza che hanno mostrato in questi mesi. Parliamo di circa 1000 ingegneri e professionisti di lunga esperienza.


Allora, se fossi il governo Italiano, anzi, il ministro dello sviluppo economico, prenderei un sottosegretario in gamba, lo metterei su un aereo con destinazione Seul (prima tappa), e  gli direi: "Non tornare in Italia se non ti sei fatto il giro di tutti gli headquarters di Samsung, Hynix, Lg, poi te ne vai in Giappone da Toshiba, poi te ne vai nella silicon Valley in California, da Qualcomm, da PDF Sol., da google, da yahoo, vai a Portland da INTEL, da tutte le aziende del settore, poi salti a piè pari Boise e te ne torni in Italia. A tutti i CEO di tutte le 50 compagnie che incontrerai, dovrai passare il messaggio che in Italia c'è gente altamente qualificata che è stata messa alla porta con un'esecuzione di massa dai galantuomini di Micron. A tutti i CEO chiedi quali condizioni vorrebbero trovare in Italia per investire, a pacchetti PICCOLI (10-20 persone), a gruppi piu` grossi (penso al sito di Arzano), o anche siti di ricerca e sviluppo (questo e` quasi impossibile, ma se non ci provi neanche....). Dopodiché ascolti e prendi appunti, torni in Italia tra 6 mesi, e mi dici quali sono le condizioni che dobbiamo creare, E LE CREIAMO, per questi lavoratori. Tassazione agevolata, no art. 18, no licenziamenti collettivi, libertà totale e contratti individuali. Al di fuori del contratto nazionale. Il contratto che vorrà Samsung, che vorrà Hynix, che vorrà Toshiba. Chi ci vuole stare, ci sta."
Io ci starei. E con questi 1000, partirebbe la VERA ITALY SILICON VALLEY, fatta da piu` aziende del settore, non le stronzate pubblicitarie dette fino ad ora che afferiscono ad un unico soggetto in monopolio, peraltro meritorio per mantenere i livelli occupazionali, soprattutto in Sicilia e Campania. Che Dio ce la conservi a lungo, ST....

MINISTRO GUIDI, MI OFFRO COME VOLONTARIO PER LA PARTE TECNICA, PER QUESTA MISSIONE DI LUNGO TERMINE!!!! come contropartita, vitto ed alloggio gratis in tutti gli hotel, un salario decoroso per il ruolo (decoroso=non da politico, mi accontento di poco), ed al ritorno, un premio pari allo 0.1% degli investimenti che sarò riuscito a portare. Più una moto supersportiva 1000cc. Con una sola richiesta, se è possibile: evitare le Ducati, che non mi piacciono per nulla.
Magari non si otterrebbe nulla. Ma almeno avrei visto un ministro dello sviluppo economico che prova seriamente a rilanciare il mio settore, che genera nel mondo centinaia di miliardi di euro l'anno.

Se io fossi ministro. S' io fossi Cino, come sono e fui, torrei le aziende giovani e leggiadre, e vecchie e laide lasserei altrui.

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